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150 Fantasmi

Da quelle labbra scolorate uscìa
                    Bava e un gemito rôco.
Misto al rombo del mare esso venìa
A parlarmi nel core. — Sui ginocchi
                    14Io caddi a poco a poco.

Eran fracidi corpi d’annegati;
                    Suicïdi gettati
Da volontà demente ai flutti e ai fati;
Vittime con un ferro in mezzo al petto,
                    19Naufraghi scarmigliati.

Mi disser: “Che si fa sopra la terra?„
                    Io risposi: “Si piange.
Ipocrisia trionfa, odio si sferra,
Oh, più felici voi su gl’irti scogli
                    24Ove l’acqua si frange!...„

Mi disser: “Scendi ai placidi riposi
                    Fra l’alghe serpentine.
Nascondigli d’amor sono i marosi
Inesplorati, e sol nel nulla è pace.
                    29Scendi; — qui v’è la fine.„