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Prefazione ix

quelle del di fuori, e parla e risponde e compie rigida e ferma il suo dovere, dentro ha mille altre voci che le parlano, una musica strana che le sale dall’anima e vorrebbe prorompere, ma non lo può che nella notte alta, quando tutto tace intorno a lei e il dovere della sua giornata è compiuto.

È allora che un immenso radiante orizzonte le si apre dinanzi. Chi legge i suoi versi può pensare ch’ella ha tutto visto e conosciuto: ma non conosce che la solitudine e la sventura: un mondo buio e freddo dal quale la luce del di fuori appare abbagliante, e più dolce e tepido che non sia, il mondo dei fortunati.

Ada Negri ha letto pochissimi libri moderni ma li conosce tutti dalle varie opposte critiche dei giornali letterari, ed è curioso come del male e del bene che se ne dice ella afferra il vero! Non ha mai visto un teatro, ma è entusiasta della Duse ed è presa in questi giorni da una smania di sentirla e vederla che non lascia pensare ad altro: sono sempre i suoi giornali che la informano; un fascio; quasi