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Madre operaia | 145 |
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.... Ne la stamberga ove non giunge il sole
Studia, figlio di popolo, che porti
Scritte ne gli occhi assorti
36De l’ingegno le mistiche parole,
E nei muscoli fieri e nella sana
Verde energia de le tue fibre serbi
Gli ardimenti superbi
40De la indomita razza popolana.
Per aprirti la via morrà tua madre;
All’intrepido suo corpo caduto
Getta un bacio e un saluto,
44E corri incontro a le nemiche squadre;
E pugna colla voce e colla penna;
D’alti orizzonti il folgorar sublime,
Nove e radianti cime
48Addita al vecchio secol che tentenna;