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Madre operaia | 143 |
MADRE OPERAIA.
Nel lanificio dove aspro clamore
Cupamente la vôlta ampia percote,
E fra stridenti rôte
4Di mille donne sfruttasi il vigore,
Già da tre lustri ella affatica. — Lesta
Corre a la spola la sua man nervosa,
Nè l’alta e fragorosa
8Voce la scote de la gran tempesta
Che le scoppia dattorno. — Ell’è sì stanca
Qualche volta; oh, sì stanca e affievolita!..
Ma la fronte patita
12Spiana e rialza, con fermezza franca: