Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
128 | Salvete |
Ma il sen squarciato de la gran montagna
Fende il vapor vittorïoso, e passa;
E lo saluta al trionfato varco
16Fulgido il sole. —
.... Penso agli atleti dell’idea, che, accesi
D’ansia febbril la generosa mente,
Martiri e duci, fra le turbe ignare
20Tuonano a pugna:
Penso a chi veglia, s’affatica e muore
Disconosciuto.... e dal mio seno irrompe
Alto echeggiando su la terra un grido:
24Forti, salvete! —
★
Salvete, o petti scamiciati e ferrei,
Ruvidi corpi e muscolose braccia
Infaticate nel clamor ruggente
28De l’officine: