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Prefazione ix

luce è fioca perchè alla finestra non vi sono vetri ma impannate di carta, dove il mobile più elegante è la cassa de’ tuoi libri che ti serve da divano.... Il nostro cuore si stringe al primo momento, ma poi s’allarga, gonfio di commozione e d’ammirazione.


*


È in un giornale letterario, se non sbaglio, che uscì Madre operaia, la descrizione di quel lanificio dove lavora senza posa una povera donna stanca e affievolita, la cui fronte patita è come illuminata da una nobile fierezza perchè essa lavora per suo figlio che deve studiare:

                         .... Suo figlio, il solo,
L’immenso orgoglio della sua miseria,
               Cui ne la vasta e seria
Fronte del Genio essa divina il volo.

Chi, leggendo, non ha pensato che forse si doveva dire una figlia?