Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
viii | Prefazione |
Motta-Visconti: una grossa e grassa borgata della bassa dove però non arrivano ancora neppure le rotaie di un tram; è là come dimenticata sul ciglione del Ticino dove si stendono boscaglie conosciute dai cacciatori milanesi, e dove Ada Negri va ad ascoltare le voci del vento che sale,
Punge, penètra, sibila, travolge, |
Ada Negri, quando i tuoi versi usciranno raccolti in volume, molte cose si vorranno dire e si inventeranno intorno alla tua persona e alla tua vita. Lascia ch’io dica prima almeno un poco della melanconica verità; essa è un onore per te, e alla tua povertà un giorno tu ripenserai con dolcezza e con gratitudine, poichè ad essa devi in gran parte quello che sei.
Lasciaci dunque attraversare il vasto cortile fangoso, su cui s’aprono le stalle e dove guazzano le oche, per venir a bussare al tuo uscio screpolato, salendo i due alti scalini di mattoni rotti. Noi veniamo a salutarti nella tua stanza dove la