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44 Io

Chi ora io sono, è cosa vana il dire:
fragile donna che se stessa ascolta
vivere, con un’ansia avida e stolta
112di saper ciò ch’è in fondo al suo soffrire.

D’antiche vite istinti e forze varie
si raggruppano in me, s’urtano a gara:
aspra t’incidi sulla bocca amara,
116o ambigua lotta d’anime contrarie!...

Ho cent’anni, ho mille anni. La mia vera
faccia, il mio vero cuore io non li so.
Nè, stanca a morte, io mai conoscerò
120l’ebbrezza di poter morire intera.