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22 La Pietà


Io son Fata Dolcezza. — Se parlare
m’ascolti un poco, in te tutto si queta:
io la posseggo, la malia secreta
12che può tutte le pene consolare.

Io non so donde venga alla mia voce
tanta soavità che il cor ne trema.
O sconosciuta, in questa ora suprema
16abbandònati a me con la tua croce!

Corpo disfatto dalle febbri, cuore
convulso, aridi labbri vïolastri,
sudate chiome, tese al par di nastri
20neri intorno al terribile pallore;

vita che lotti nel disfacimento,
io ti penetro tutta, io ti fo mia:
chiudi gli occhi, raccogli in una pia
24rete di sogni il tuo lungo tormento!...