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La martire | 193 |
Per Maria Spiridònova.
Maria Spiridònova, sono
io. — Taci. — Nessuno m’ha scôrta.
Strisciai come un serpe nell’andito,
richiusi in silenzio la porta.
Io reco il dolore
del mondo al tuo nudo abbandono:
oh, non mi vedranno i Cosacchi
in ginocchio presso il tuo cuore.
Io venni nel nome di ognuna
che canti con trepida voce,
segnando sul figlio una croce,
la sua nenia sovra una cuna.