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180 | L'Ignota |
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Ora, o Ignota, pregando io vo che il sozzo
urlo de la plebea folla loquace
3s’acqueti intorno al tuo bel corpo mozzo;
ora che dormi finalmente in pace,
e il cieco infurïar della tormenta
6che turbinando ti travolse, tace;
.... e perchè più non gema e più non menta
le divoranti fiamme arser l’impura
9bocca — e degli occhi la lusinga lenta
e le lacrime occulte, o Creatura!...