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112 La voce del mare


era, ma Vita somigliava a Morte.
Io ti dirò ciò che hai sofferto. — Ma
mitemente, così, come di cose
lontane, e che non possono colpire
più, tanto nel pensier le trasfigura
la poesia della possente vita.
Io ti dirò le cose che tu speri,
e per incanto le vedrai compiute:
e la pienezza de’ tuoi sensi tale
sarà, che ti parrà d’essere eterna,
fulgida innumerevole leggera
quale schiuma di queste onde d’argento
che si gonfian d’amor sotto la luna.

Io ti farò morire di tristezza
se tu m’ascolterai quando di piombo
grava il cielo su gravi acque di piombo.
Starà sospesa dentro la calura,
nel silenzio, un’attesa di tempesta:
l’onde verranno a lacerarsi sulla
spiaggia, con rauche grida appassionate.