nel mondo disegnato a quadratini 15ben distinti, con cifre di classifica
ben chiare. — V’è qualcuno che ti crede
un barbaro — e ti esecra — ed ha paura
di te. — Non io, che son della tua razza.
Non mi conosci più?... Forse ti sembro 20più bella adesso, flessuosa nella
sottil guaina di velluto fulvo
che mi fa somigliare a una pantera.
So pettinarmi a onde, con la grazia
delle dame che passano in carrozza; 25e fingere il sorriso, anche nell’ore
dello strazio, e mentire una promessa,
e offrir la mano e il thè, soavemente,
a chi, se volga il dorso alla mia soglia,
fa la mia vita ed il mio nome a brani. 30Ho braccialetti d’oro; ma mi pesano
ai polsi. Ho una collana di rubini,
ma non la metto, chè mi par la riga
vermiglia incisa dal capestro al collo
d’un “sospettato„ del Novantatrè.