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La maschera 107


Tutto il giorno la bella creatura
rise, mostrando lo splendor dei denti:
carezzò bimbi, ornò la sua cintura
4di fiori, gorgheggiò con lieti accenti.

Nulla in essa turbò l’agile e pura
grazia del gesto e dei lineamenti
tanàgrici: la voce e la figura
8furono un sogno d’armonie fluenti.

Ma or ch’essa è sola e fitta ombra la cinge,
subitamente si scompone in volto,
11irrigidita come in agonia.

Chi è costei che il suo lenzuolo stringe
con l’unghie, ed ha nel torvo occhio stravolto
14l’angoscia, la vendetta e la pazzia?...