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100 | Il giardino dell'Adolescente |
XII.
Suora Morte.
— Come stanca!... Abbandònati sul fresco
terreno. — Ancor, mattina e sera, l’Ave
3suona, in rintocchi pii, da San Francesco.
Ti ricordi di quando eri fanciulla?...
Contavi ad uno ad uno i lunghi steli
6dell’erba, e d’essi ti facevi culla....
Se la tua carne soffre e vuol dormire,
oh, nulla qui ti sveglierà, nemmeno
9le rondinelle coi lor voli a spire.
Cresceranno dal tuo corpo sottile
cespi di menta e violette smorte,
12e tu respirerai l’antico Aprile
per sempre.... — Benvenuta, Suora Morte.„