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Il merciaiolo ambulante | 31 |
— E dite a vostro figlio che forse si sbaglia!
La vedova, per tutta risposta, sollevò gli occhi al cielo con una attitudine rassegnata.
L’orizzonte biancheggiava appena nella freddezza pura dell’alba di marzo. Il vento andava crescendo, acuto, tagliente. La via liscia e asciutta, fra i salici denudati, sembrava non avesse confini. I rami, i radi ciuffi d’erba, la superficie dei sassi, l’orlo dei fossi, tutto era coperto dalla brina che cadeva in quel punto, crescendo il freddo dell’aria e dell’ora, con un triste richiamo di lenzuolo funebre.
La porta della vedova si rinchiuse su di lui.
— Sempre la disdetta! — bestemmiò, sputando la cicca in mezzo alla via, piegandosi dietro a quella per un improvviso assalto de’ suoi reumi. — Maledetta vita!
E sulla terra indurita dal vento, ghiacciata, va, freddo, il merciaiolo colla sua cassetta va... va....