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Notte bianca
Nella camera, tappezzata di un color grigio perla, il letto matrimoniale ampio, chiaro, di una ricchezza severa, non faceva macchia; appoggiato alla tappezzeria, si perdeva nella vaporosità della tinta perlacea, sulla quale una lampada, appesa in alto, diffondeva appena il roseo della fiamma passato attraverso la trasparenza del cristallo.
Da una parte e dall’altra del letto, due tappeti di Persia si stendevano fra un tavolino e una poltrona, sovrapponendo al pavimento di legno la flora esotica dei loro disegni orientali. Sulla poltrona di sinistra un mucchio di trine biancheggiava, frammezzato da piccoli nastri, da arricciature di batista; una calza di seta era buttata attraverso alla spalliera; un busto bianco, dalla vita sottile, dalle sporgenze ancora tese e