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10 | Neera |
la lasciava calma. Sedeva sul ciglione della strada, in mezzo alla neve, guardando tutto quel bianco che era venuto dopo tutto quel verde; raccattava delle manciate di neve e le trangugiava, passandosi la mano sul petto, deliziata dalla frescura che scendeva dentro di lei.
Una sera non la videro tornare.
Il padre, dopo averla attesa due ore accanto al suo pezzo di polenta, dolente nel pensare ch’egli se ne privava, forse inutilmente, per una disutilaccia oziosa e vagabonda, interrogò l’affittaiola che era il suo oracolo.
La buona donna volle spedire subito un famiglio sulle traccia della smarrita, ma il famiglio doveva mungere le vacche fra mezz’ora e non c’era tempo sufficiente. Il padre sarebbe andato lui se non fosse stato così vecchio e macilento. C’era un bifolco lì vicino, ma essendo ammogliato di fresco, la sua sposa aveva paura a starsene a letto sola e non permise a niun patto che si allontanasse.
— Oh! Foss’io un uomo! — esclamò l’affittaiola sdegnata.
Ma anche questo non avendo concluso nulla, e trovandosi inoltrata la notte, fu deciso di aspettare l’alba.
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Alla mattina — una fredda e limpida mattina di gennaio — due uomini spediti dall’affittaiola trovarono Angelica morta nei prati, e al suo