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dire che la voce di Luigi risuonò piuttosto aspra e concitata!
Egli temeva — povero giovane — che anche costei venisse ad aggiungere il suo anellino alla catena.
Una visita di Diana, a quell’ora, poteva, dopo tutto, suscitargli qualche sospetto, e va compatito.
Soltanto quelli che si sono scottati sanno cosa vuol dire aver paura del fuoco.
Diana tuttavia, se apparteneva al fuoco, era una fiammellina così dolce e soave, blandamente azzurra e volgentesi in spire così sfumate che non poteva seriamente incutere spavento.
Ella si avvicinò a suo marito in punta di piedi — ma se aveste veduto che piedi! Piccoli, sottili, incurvati al collo come l’arco di un ponticello elegante e vestiti di due babbucce cremisi che rubavano gli sguardi.
La bricconcella diventava proprio civettuola.
Abbracciò Luigi, e gettando indietro con garbo ingenuo alcuni ricci che si svolgevano da’ suoi capelli per metà disciolti:
— Vuoi che ciarliamo un poco? — disse. — Vedo che tu non dormi e anch’io non posso dormire. Sono scappata dal salotto perchè avevo voglia di ridere, di folleggiare, di discorrere di cose liete, e la zia è sempre sì scura, sì imbronciata!... Non glie ne faccio carico, sai? Ogni età ha i suoi gusti; ma noi che siamo giovani...