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fondergli energia. Forse, caduto come il primo uomo per opera di una donna, doveva per opera di una donna risorgere...

Una sublime filosofia, una morale veramente divina sta racchiusa in questo fatto: Maria redime Eva.

Dopo il dialogo incominciato con Cristina e finito a mezzo per iniziativa di Diana, il giovane capì (poichè quando amore leva dagli occhi quella tal benda, si capisce ogni cosa) che lo si voleva prendere in una rete clericale destinata a sostituire le maglie sdruscite del cinto di Citera — e martellando dentro di sè come uomo che non può sfogare l’interna collera, si ritirò nella sua cameretta, senza che la baronessa avesse potuto scorgere un’ombra di corruccio sulla sua faccia abitualmente seria.

Alla eccelsa scuola aveva egli pure imparato a fingere — un pochino.

Ma dove non giunse la vecchia esperienza della baronessa, arrivò la perspicacia della giovane sposa.

Luigi stava immerso ne’ suoi brutti pensieri, davanti alla scrivania, col capo fra le mani, quando la molla dell’uscio girò adagino adagino e il viso sorridente di Diana comparve attraverso la fessura.

— Ti disturbo? — domandò colla sua vocina graziosa.

— No, vieni avanti: — rispose Luigi.

E come mi dispiace, lettrici poetiche, a dovervi