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del suo naso faceva migliore effetto sulle guance pienotte. Il cattivo gusto della collegiale scompariva insensibilmente nel contatto della società elegante, e poichè ella aveva sviluppatissimo il talento dell’osservazione, imparò a tenersi più dritta, a muoversi con garbo, a vestire con arte distinta.

Sotto l’effetto d’un colore omogeneo, la sua carnagione acquistava delle tinte più delicate; pettinata con gusto, i suoi capelli sembravano più lucenti e più folti; le sue mani, di cui ella incominciava ad avere cura, diventavano bianche quasi come quelle della zia.

La crisalide si schiudeva a poco a poco e ne usciva radiante la farfalla.

Ogni giorno recava una sorpresa alla baronessa; ogni giorno i solchi della sua fronte si approfondivano... L’orgoglio le suggeriva di nascondere le sue torture, ma la passione le tradiva qualche volta nell’ansia dello sguardo, nel tremito delle labbra smorte.

Luigi, che si trovava nella posizione più falsa, più difficile in cui possa cadere un uomo, ripiegavasi maggiormente in sè stesso, muto, pensieroso, distratto.

Invano la primavera si avanzava a gran passi — quella primavera che tante care memorie ridestava nel cuore di Cristina.

Sovente nel guardare i giacinti e le viole che sbocciavano dentro i vasi di cristallo al dolce tepore del