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— Ha le mani rosse.

— Effetto di gioventù.

— Ha un dente fuori di posto.

— Che inezie!

— Veste male; non ha garbo, non ha distinzione.

— Meglio di chiunque, voi dovreste sapere che tutte queste doti si acquistano coll’esperienza.

Ella non aggiunse di più, ma il giovane capì l’allusione a’ suoi stivali coperti di mota, alle sue cravatte e a’ fazzoletti d’un tempo.

Stette muto un poco e poi disse:

— E se non potessi amarla?

— Non incominciate a farvi una idea romantica dell’amore che un marito deve portare alla moglie, e poi osservatela meglio, senza prevenzioni, senza confronti.

— E senza reminiscenze?... interruppe Luigi fissandola teneramente.

Cristina gli chiuse la bocca nell’unico modo che sogliono adoperare le donne coi loro amici intimi — nè per allora si discorse altro.

Ma più che col giovane, l’accorta signora guadagnava terreno presso la fanciulla.

Ella era in quell’età nebulosa ed incerta, dove, come un cielo sull’albeggiare, mutano le tinte e si fondono ad ogni nuovo raggio che le rischiara. Prima bianco, poi rosato, poi il pallido azzurro, e finalmente l’oro e la porpora smaglianti.