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presenza mi imbarazza, perchè non so dove nascondere i gomiti...
Oh! di’ pure che sono una fanciullona priva di senno.»
*
Diana aveva scritto: sento la sua voce in salotto: ma non è totalmente esatto.
Luigi, a cui si riferisce il pronome, se ne stava quella sera sulla terrazza inghirlandata di glicine e di caprifoglio, e la baronessa, col dorso appoggiato al parapetto, gli teneva tutte e due le mani sulle spalle.
Erano serii e mesti.
Quali pensieri si volgevano in mente a quella donna? Quale idea fissa, insistente, segnava con tre solchi verticali la sua ampia fronte?
— Luigi, ella diceva a voce bassa e carezzevole; persuadetevi che agisco per il vostro bene; il mio unico scopo è quello di rendervi felice.
— Ma lo sono! interruppe il giovane con una leggiera tinta di amarezza.
— Oggi, amico mio, ma domani?...
— Domani come adesso, come sempre, io non chiederò altro che il vostro amore. Cristina, dieci anni di fedeltà non vi stanno garanti?