Pagina:Neera - Vecchie catene, Milano, Brigola, 1878.djvu/137


— 131 —

quella scena così nuova per lui, le gettò intorno al collo i teneri braccini, e per la prima volta balbettò:

— Mamma!

Immensa consolazione accanto a un immenso dolore!

*

La mia lettrice si ricorda, senza dubbio, di aver ceduto all’ebbrezza di un bel tramonto d’estate, passeggiando in campagna, e non troverà inverosimile che Luigi, invece di una carrozza, abbia preferito una bella passeggiata a piedi.

Il resto si capisce. Udì nel bosco le voci d’Alessio e di Diana, e nascondendosi ai loro occhi fuggì la tentazione di spiarli; ma giunse alla villa in uno stato di abbattimento che faceva pietà.

L’indomani fu una giornata penosa per tutti.

Diana, che aveva pianto gran parte della notte, si stringeva silenziosamente al petto il suo bambino, celando nel baciarlo nuove lagrime. Luigi era cupo e concentrato. Cristina vegliava.

L’atmosfera in cui respiravano queste tre persone era carica di elettricità — densi vapori si accumulavano e facevano presentire lo scoppio della procella.