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Accenno questo punto estremo cui era giunto il parossismo di Cristina; è necessario per comprendere gli avvenimenti che seguono, ma non vi tornerò sopra, e prego la mia lettrice di aiutarmi nello stendere un velo sui traviamenti di quello spirito ammalato...
Si deve soffrire immensamente prima di diventare malvagi.
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Alessio dunque amava Diana?
Amava, veramente, come si deve intendere l’amore pieno, completo, profondo, non credo.
Ma Alessio era giovane, era pronto agli affetti, tornava allora dalla gaia vita di studente lasciandosi addietro tante memorie tenere e fugaci; aveva ancora un po’ di poesia sotto la sua toga di dottore, e le giornate in campagna sono così lunghe!
Nel vedere a tutte l’ore quella donna leggiadra, ciarlando e ridendo insieme colla facilità espansiva dei loro caratteri, attirati entrambi dalla schiettezza dell’umore giocondo, erano giunti senza accorgersi ad una quasi famigliarità, innocentissima, non v’ha dubbio, ma pericolosa — specialmente per il giovine.