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— Mille fulmini! Battista, tu non hai messo la polvere dove dovevi metterla.
Queste parole di senso oscuro le pronunciava l’elegante marchese Gili, balzando fuori dal suo carrozzino.
Battista parve comprendere l’enormità della sua colpa, perchè balbettò umilmente qualche scusa.
— Bisogna rimediarvi, — soggiunse il marchese, appoggiando sul selciato della via un piedino snello con calze di seta color carnicino e scarpette lucide.
— Rimediarvi! — ripetè Battista inarcando la spina dorsale fino a convertirla in un enorme punto d’interrogazione, in mezzo al quale calava come un fendente lo sguardo corrucciato del signore.
— Presto, corri a casa; il vasetto è quello di cristallo, a destra, colle viole sul coperchio — va ad