Pagina:Neera - Una passione, Milano, Treves, 1910.djvu/222


— 216 —

sulla terra addormentata. I due amanti, quasi immobili in fondo alla barca, in preda a un languore stanco, si abbandonavano al ritmo voluttuoso dell’onda aspirando tratto tratto ad occhi chiusi il profumo dell’olea che dai terrazzi si spandeva nell’aria pura della notte.

XV.

Ni.

Avevano esplorata tutta la casa, il giardino non conservava più per essi alcun segreto. Ad ogni albero, ad ogni sedile, ad ogni cespuglio era stato affidato il ricordo di un istante felice. Finchè durò il plenilunio passarono le notti sul lago, spingendosi fino ai boschi di Balbianello, ebbri d’amore e di solitudine; ma in settembre le notti si fecero più brevi e più umide, mentre le giornate meravigliose di freschezza li invitavano alle passeggiate sui monti.

Un mattino, intanto che Ippolito già pronto aspettava Lilia a’ piedi della scala, vide entrare un uomo con una gran cesta sulle spalle. Mansa che lo seguiva a pochi passi ricevette la cesta con molte precauzioni, facendogliela scendere adagio adagio dalle spalle e posandola sopra una tavola.