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parsa con tutti i fascini della più squisita femminilità, in quel primo sguardo ricambiato in cui egli aveva sentito trasalire tutte le sue viscere, la gran fiamma della passione era divampata subitamente. Vedeva in Lei l’ideale della donna, una di quelle potenti regine che con un solo sguardo trasformano un fiacco in eroe, una di quelle sante giovani, belle e ardenti, che entusiasmano, una di quelle fate che avevano sorriso alla sua immaginazione di fanciullo. Quante volte aveva sognato di conoscere uno di questi esseri straordinari, quanto tempo l’aveva cercata senza trovarla! Ed ora avrebbe voluto baciare lo strascico del suo vestito, abbracciare stretto qualche oggetto suo e aspirarne l’olezzo e piangere di gioia. Si svegliava qualche volta al mattino con l’impressione di avere avuto una improvvisa fortuna, e tutto gli sembrava bello, e cantava, e avrebbe voluto trovarsi in un luogo chiuso, romito, per pensare a Lei senza occuparsi più di nulla, per ricordare esattamente il colore de’ suoi occhi, la forma delle sue labbra, la sua andatura meravigliosa. Che cosa voleva? Che cosa sperava? Non se l’era mai chiesto, ma avrebbe voluto stare con Lei eternamente.

Per quanto egli non avesse incontrato fino allora una donna così fulgidamente bella come Lilia, non era di sola bellezza che si componeva