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— Ma niente di male, eh? Questo è l’importante. Il duello?...
— Il duello non si farà. Ti basta?
— C’era però?
— C’era, ma non c’è più. Uno sciocco vanesio voleva che mi battessi, infatti; ma tutto venne accomodato coll’intervento di una brava persona, un gentiluomo, un galantuomo, uno che se lo conoscessi ti piacerebbe certamente. Rallegrati dunque e non ne parliamo altro.
Remo stava per appigliarsi giocondamente a questo consiglio che armonizzava a pieno co’ suoi desideri, quando si accorse di non avere dato fondo alla questione. Anzi quello che rimaneva a decifrarsi era ancor più scabroso. Si diede qualche colpettino prima colla mano destra sulla sinistra, poi colla sinistra sulla destra, si raschiò la gola, aspirò l’aria a pieni polmoni. Improvvisamente, colle risoluzioni violente che i timidi trovano nella loro coscienza quando si tratta di un dovere da compiere, mise fuori la gran parola:
— E... la donna?
— Caro zio, poichè ti ho assicurato che non corro nessun pericolo, che importa il resto?
Remo si sovvenne delle terribili raccomandazioni di Rosalba a proposito dei vampiri. Ciò lo rese ardito:
— Non tutti i pericoli, caro figliuolo, ci ven-