Pagina:Neera - Una passione, Milano, Treves, 1910.djvu/136


— 130 —


— Lo so, lo so.

In fondo al cortile trovossi ancora Rosalba alle calcagna. Ella biascicava rivoltando fra le mani la pezzuola da naso:

— Tutto cambia talmente a questo mondo che non si è più sicuri di quello che si fa; cambiano le persone, cambiano le abitudini: una volta si pranzava a mezzogiorno ed ora si arriva fino alle quattro; hanno cambiato finanche gli orli dei fazzoletti, che una volta si ribattevano sul rovescio ed ora si ribattono sul dritto, vantaggio della macchina.

Remo che non la ascoltava più stava per girare il sentiero di fianco.

— Remo! Che diamine! Remo!

— Ma che cosa volete, benedetta donna? Vi ha forse morsicato una vespa?

— È più di un’ora che cerco di parlarvi; ma già, gli uomini non capiscono mai nulla. Mi manca il fiato a furia di corrervi dietro.

Remo si fermò di botto al colmo dello stupore.

— Se volete parlarmi perchè non lo avete già fatto?

Rosalba si lasciò andare colla schiena contro il muro affannata e scarlatta, facendosi vento col grembiule.

— Se fosse stata una cosa tanto semplice non mi sarei data questa pena, e dopo tutto è