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66 | Una giovinezza del secolo XIX |
camelia in testa, una sciarpa rossa dietro le spalle e una manina nuda, degna di una duchessa.
Era il tredici luglio quando morì e mancando ancora un mese e mezzo a terminare la scuola, mio padre mi pose in collegio rimanendo lui solo col suo dolore nella casa deserta. Mio fratello minore si trovava già da alcuni mesi presso le zie paterne a Casalmaggiore; l’altro fu mandato a raggiungerlo.
Casalmaggiore è una piccola città sulla riva sinistra del Po, poco distante da Cremona e da Mantova su questa riva, da Parma sulla riva opposta. Al tempo dei ducati, come città di confine, ebbe vita lucrosa e relativamente brillante. In seguito decadde, al pari di tanti altri piccoli centri assorbiti dalla continua emigrazione verso i centri maggiori. Sui registri dello stato civile la nostra famiglia vi appare da non molte generazioni; lo stesso nome del nostro casato non è lombardo ne’ di alcuna altra provincia dell’alta Italia; si ritrova invece scendendo verso Roma e verso l’Abruzzo. Comunque, ramo divelto dal tronco, non abbiamo nessun documento che affermi la nostra parentela con Taddeo Zuccari, sepolto nel Pantheon di Roma accanto alla Tomba di Raffaello Sanzio, ne’ con Federico fondatore dell’Accademia di S. Luca e di quel suo tugurio sul