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Ricompare la zia Carolina, la mia cara Tuina. Poco tempo dopo il crollo de’ suoi affari il mio povero nonno era morto e la casa fu venduta per conto dei creditori; allora la zia Carolina insieme alla nonna andarono ad abitare presso lo zio Cecco. Lo zio Cecco, al pari de’ suoi fratelli, era la bontà e la dolcezza personificate; copriva in quel tempo la carica di vice pretore a Caprino Bergamasco e scriveva segretamente alcune commedie non mai rappresentate. Suo fratello Bona, che percorreva pur esso la carriera giudiziaria, occupava i suoi ozi nel compilare un dizionario dei vocaboli a radice greca. Miti e semplici anime di galantuomini dalla vita intemerata, anche voi, o buoni zii, contribuiste a creare in me il rispetto della tradizione. Lo zio Bona andava a messa, lo zio