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172 | una giovinezza del secolo XIX |
Giorgiana Fullerton, nota filantropa e una delle più grandi dame dall’aristocrazia inglese, lasciò scritto che lei e i suoi fratelli non avevano mai a colazione più di una tazza di latte con pane raffermo; pane raffermo era pure il sistema generale delle nostre famiglie e dei nostri collegi; in molte case poi, alle persone di servizio veniva misurata anche la quantità, sì che per dimostrare l’agiatezza di una casa, dicevano che il pane vi era libero. In alcune città della Francia famiglie milionarie offrivano ai visitatori serali un piatto di mele delle loro campagne; e a Venezia, dalla contessa Albrizzi, che riceveva le più alte personalità d’Europa, il trattamento usuale era una guantiera di ciambelle fatte in casa. Il conte Alessandro Verri da Roma esortava il fratello, rimasto a Milano, a non risparmiare passi affinchè il sarto gli restituisse le pezze avanzate da un certo draghetto consegnatogli per fare un vestito e soggiunge ad avvalorare la raccomandazione: "Così vuole la buona economia delle nostre entrate".
Voglio dire qualche cosa di più. L’economia praticata per tradizione e con piacere era un elemento di forza e di serenità. Io l’ho conosciuto largamente il piacere di ridurre a nuovo una vecchia gonna e di ammucchiare nel cassettone