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Una giovinezza del secolo XIX |
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miei lettori come mai un uomo simile non avesse influito meglio sulla felicità dei miei giovani anni. Qui si dimostra l’alta missione della donna in famiglia, che solo i miopi di intelletto credono esaurita nello sferruzzare calze e quindi inutile agli evoluti tempi moderni, mentre essa è di tale ed elevata importanza che il migliore degli uomini, ove ella fosse da meno al compito, non potrebbe surrogarla. Ne fanno fede nella cronaca giudiziaria di tutti i giorni il fatto delle matrigne che seviziano i figliastri senza che il padre se ne accorga o sia in grado di porvi rimedio, mentre assai raramente o quasi mai ciò avviene per colpa dei patrigni. Egli è che i figliuoli e specialmente le ragazze stanno colla madre, non col padre; nella casa la vera padrona è la donna. La donna saggia — dice la Bibbia — edifica la propria casa, la stolta la distrugge. E dell’uomo non si parla. Solo il matrimonio ideale, che fonde due anime in una, può dare il risultato di una volontà unica. Chi può dire che cosa sarebbe stato di me se mia madre non fosse morta? Nella condizione dolorosa in cui tutti noi fummo posti per tale perdita, mancava l’elemento primo della felicità, che è l’intesa perfetta. Ognuno di noi faceva soffrire gli altri senza volerlo, ed a sua volta soffriva, ma le