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Temo che l'insufficienza della mia penna non mi abbia concesso di esprimere, come io la sento, la dolcezza della vita di provincia, quando non sia intorbidita dal pettegolezzo o resa manchevole per speciali aspirazioni dell'intelletto; l'uno e le altre non applicabili alle mie zie perchè, se la loro condizione apparteneva a quell'aurea mediocrità lodata dal saggio, non era tal ventura da suscitare l'invidia, cagione principale di discordia; non era nemmeno il caso di pettegolezzi galanti. Esse dunque avevano tratto dalla loro vita ogni possibile bene e potevano legittimamente pensare che avrebbero continuato fino all'ultimo. Il mio desiderio di far conoscere quanto fossero libere e felici è per far risaltare in tutta la sua grandezza il sacrificio d'amor fraterno, da esse compiuto, ab-