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Una giovinezza del secolo XIX 89

case di educazione, avviati i maschi alla carriera giudiziaria e dotate le femmine coll’assegnazione di una somma che per i tempi era abbastanza vistosa, faceva credere ad una ricchezza molto maggiore di quello che realmente fosse e certo non fu causa ultima della disgrazia. Nella rimessa del nonno c’erano tre carrozze, una delle quali, un vero carrozzone da parata, serviva per andare a prendere il vescovo di Cremona, quando veniva a Caravaggio per la Cresima, nella quale occasione l’alto ecclesiastico pranzava e dormiva anche in casa del nonno. Di altre abitudini ospitali trovo cenno in una lettera che la mia mamma ancora fanciulla scriveva, non senza una punta di malizia, alle sue sorelle in collegio. Scusandosi di un ritardo nella corrispondenza soggiunge: "Ora che grazie al cielo la filanda è terminata incomincia il passaggio dei militari e voi sapete che la nostra casa è sempre distinta con un bel numero; di più, avvicinandosi la nostra festa della Madonna di settembre il signor Canonico ci favorisce annualmente avendo anche l’avvertenza di condurre con sè parenti e conoscenti".

Mi trovo ora al punto più difficile di queste confessioni. Avrei voluto non uscire mai dai dolci