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allo sviluppo dello spirito — meglio che in passatempi vani ed oziosi, vedrai con piacere che io mi occupi utilmente. Fammi avere, se puoi, duemila lire, e dimmi cosa devo portarti da Parigi.»
Il cuore di Giulia tornò a stringersi, ma non palesò ad alcuno le sue torture, anzi volle cercare ragionando di convincere sè stessa che la condotta d’Olimpio era naturalissima.
È giovane — pensò — tutta vita e tutto spirito; ricercato, festeggiato; quando compare lui in un’adunanza, subito lo circondano, se lo rubano; egli è il re d’ogni festa. Non avrà potuto svincolarsi — e poi, infine, che male c’è? È il primo marito che si allontana dalla moglie? — se ne vedon tanti! E non mi dimentica, poveretto! Scrive poco, è vero; ma quando si è in viaggio non si trova mai tempo; accadeva lo stesso anche a me. Sono proprio una scioccherella — piango senza motivo; voglio stare allegra — sì — perchè sono felice, felicissima.
Si vestì, allacciò sotto il mento i veli aerei d’un cappellino bianco, montò in carrozza e si fece condurre da un’amica.
Era gaja, sorridente.
— Come stai, mia cara?
— Benissimo.
— Tuo marito, sempre in viaggio?