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— Posso chiederle senza indiscrezione quali pensieri le suscitò quella lettera?
La sua voce era ridivenuta ferma, aveva un tono deciso e Giulia rispose debolmente:
— Io pensai che avevo un amico sulla terra.
— Grazie! esclamò Pompeo piegando un ginocchio.
— Era lei dunque?
Giulia si alzò smarrita, ma la dolce violenza di una mano che ardeva la ritenne sulla sedia.
— Mi ascolti per carità — dopo cinque anni di silenzio imploro la grazia di poter parlare! Sì, sono io che le ha scritto quella lettera perchè volevo in qualunque modo esserle utile, perchè l’amo, signora!
Pompeo aveva l’intenzione di fare un lungo discorso, ma sulla parola, amo, si arrestò di botto — e quello che i labbri schivi non sapevano determinare lo espressero i suoi occhi amorosamente supplichevoli.
— Mi ama! mi ama! mormorava Giulia che non aveva mai udito parlar d’amore con tanto accento di verità.
— Adolescente ancora, ella mi apparve come l’angelo dell’avvenire e seguivo ansioso lo sviluppo delle sue grazie di donna, pensando che sarebbero state la gioja della mia vita. Ma ella era tanto giovane! ed io non osavo presentarmi senza una posizione determinata. Solo custode del mio segreto lo alimentavo in silenzio pa-