Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 223 — |
mondo solo perchè il mondo vi contiene — non ho pensiero che non sia per voi — ve lo giuro!
Réa sfogliava il libro con una mano e reprimendo coll’altra uno sbadiglio, rispose:
— E chi vi chiede un esame di coscienza? Che importa a me dei vostri pensieri? Non conoscete le prime regole della conversazione — parlate esclusivamente di voi!... Raccontatemi almeno qualche novità, muojo di noja....
Roberto balzò in piedi pallido come uno spettro. Un barlume della verità gli aveva attraversato il cervello:
— Signora! — gridò — che giuoco è questo?
— Vi prego, parlate piano — ho le orecchie delicate.
— Ma vi burlate di me!
— Ciò dipende dall’espressione che volete dare alle mie parole.
— In nome di Dio spiegatevi — la mia testa si perde!
— Non fatemi scene; oggi siete un po’ esaltato. Fareste meglio a ritirarvi — discorreremo quando sarete più tranquillo.
E senza muoversi dalla sua poltrona la contessa gli tese la mano in atto di congedo.
— No! — proruppe Roberto con impeto — io non partirò di qui se non avete parlato.