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— Come arde!.... hai la febbre tu!
— Il tuo affetto inquieto mi vorrebbe ammalato undici mese all’anno; Chiara, ti assicuro, sto bene.
Pompeo sorrideva nel suo angolo oscuro — Giulia, sbirciandolo di sottecchi, stabilì definitivamente nel suo pensiero che l’avvocato era un giovane simpatico.
— Ho ricevuto lettera (era lui che parlava, raccogliendo sotto il divano il gomitolo di sua sorella), ho ricevuto lettera dal padrone dei podere. Il signor Prospero ha pagato tutto e converrà che qualcuno vada fuori per ritirare i mobili.
— Mio marito....
— Non ne vuol sapere; prega anzi la signora a volersi assumere questo incarico....
— Ma come devo fare? Una donna sola, in mezzo a quel poco trambusto! E poi non conosco dove incominciano i miei diritti nè come regolarmi nei rapporti col proprietario.... Oh! davvero è un impiccio. Non si potrebbe incaricare....
— Chi? fece Pompeo rilevando la sospensione.
— Un amico — rispose Giulia prontamente.
— Ha fatto la scelta?
La signora Chiara notò che un insolito rossore coloriva il volto di suo fratello — poteva essere un principio di raffreddore, ma poteva anche riferire la sua