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proveri? I lamenti della moglie non hanno mai convertito nessun marito; Giulia lo capiva per intuizione; d’altronde, convien dirlo, all’amore ardente e subitaneo che le aveva ispirato quel bellissimo fra gli uomini era subentrata, dopo tanti disinganni, una placida indifferenza, un affetto rassegnato cui sosteneva l’idea del dovere — null’altro.
Per fortuna il caso inviò una plausibile diversione a quell’esistenza che la virtù sola di Giulia rendeva tollerabile.
Un mattino di domenica, colla ferrovia che passava a pochi chilometri dal podere, giunse inaspettato e direi quasi dimenticato l’amico Roberto.
Giulia era sola in casa e lo accolse con quel piacere che si prova sempre rivedendo una persona cara, a maggior ragione se l’isolamento o le disgrazie hanno fatto desiderare un cuore fido in cui espandersi. Roberto notò il di lei pallore, l’aria malinconica, il pianto recentemente asciugato e colla confidenza d’un’amicizia sincera insistè per conoscere la verità.
Giulia non la disse tutta. Combattuta fra l’angoscia e il ritegno parte svelò, parte lasciò indovinare, parte nascose.
Dal complesso, Roberto potè formarsi un’idea di quell’infelice matrimonio — e buono, amoroso com’era struggevasi nel vedere mancargli sotto agli occhi l’ec-