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Calcò sugli occhi il suo largo cappello e intanto che l’oste gli apriva la porta fece a Marietta un cenno amichevole, accompagnato dal più irresistibile sorriso.
La fanciulla si strinse il cuore colla mano e si appoggiò alla parete.
— Bella notte! — esclamò l’oste tirando il catenaccio — splende la luna come la lampada maggiore del nostro altare. Abbiamo un inverno stupendo.
Maria sospirò — aveva udito morire in lontananza l’ultimo suono dei passi d’Olimpio.