Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/143


— 141 —


Calcò sugli occhi il suo largo cappello e intanto che l’oste gli apriva la porta fece a Marietta un cenno amichevole, accompagnato dal più irresistibile sorriso.

La fanciulla si strinse il cuore colla mano e si appoggiò alla parete.

— Bella notte! — esclamò l’oste tirando il catenaccio — splende la luna come la lampada maggiore del nostro altare. Abbiamo un inverno stupendo.

Maria sospirò — aveva udito morire in lontananza l’ultimo suono dei passi d’Olimpio.