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La descrizione della buona donna fu interrotta; la testa di Pompeo ruzzolò dal tavolo e dalle braccia su cui poggiava — il corpo la seguì — e la signora Chiara fu appena in tempo a sostenere il fratello che privo di sensi e colla faccia smorta si lasciò trascinare sul vicino divano.
— Marietta! Marietta! Lo sapevo io che il suo contegno di questi giorni non era naturale.
Marietta accorse prontamente; si gettò sottosopra la casa, aceto, rhum, panni caldi, frizioni — Pompeo! di qua — signor padrone! di là — Maria vergine da tutte le parti.
Quando Dio volle l’avvocato aperse gli occhi.
— Ti senti male? chiamo il medico?
— No, non è nulla.
— Tu dici sempre così, e poi vuoi farmi morire dallo spavento. Di’ cos’è stato?
— Sarà il pranzo.... sullo stomaco — mormorò Pompeo.
— Che mi burli? non hai assaggiato bricciola.
— Ah!... ebbene, allora sarà.... la debolezza. Conducimi nella mia camera — no, voglio andare da me. Marietta, accendi un lume.
— Prendi qualchecosa almeno, un brodo...
— Dopo, dopo — più tardi.
— Stai meglio?