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Cos’era mai accaduto?
Olimpio stette ancora molti giorni senza vedere il suo amico, e moltissimi altri senza potergli cavare di bocca la confessione del mistero.
Ora il mistero era questo.
Roberto, attraversando frettoloso le vie e tutto preoccupato de’ suoi affari, che non erano i più allegri del mondo, fu istantaneamente colpito dalla vista di un coupé.
Quanti coupé erano passati davanti agli occhi di Roberto, quante eleganti calèches, quanti aristocratici landeaux! e quante berline, e quante victoria!
Perchè dunque quel coupé lo aveva siffattamente colpito?
Perchè? perchè? — si domandò egli stesso mille volte ripensandovi.
E perchè era spuntato quel giorno fatale? perchè sfolgoreggiava di doppia luce il sole? perchè l’aria era più pura? più azzurro e più trasparente il cielo?
Perchè in quel giorno e in quell’ora egli s’era trovato a percorrere quella via?
Perchè più che ogni altra volta egli sentiva il suo cuore esuberante di passione e l’anima sitibonda di felicità? .
Ah, Roberto, il tuo momento è pur giunto!
Egli guardò quel coupé.