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Sulle rive della Sonna. 83

appena tanto fiato per balbettare una innocente bugia:

— Sì.... il fazzoletto.

— Se vuole.... — replicò l’altro facendo l’atto di ripassare il torrente.

— No, no, no, — esclamò la fanciulla — grazie!

E fuggì, smarrita, divorando la via, senza vedere nè udire più nulla, col cuore che continuava a batterle forte.

Bruno e Rachele l’aspettavano sulla soglia di casa, impazientiti, inquieti. Perfino la cuoca, buona vecchiarella affezionata, dividendo l’ansia dei padroni, gridò quando vide comparire Editta: — Finalmente!

Circondata da domande, ella dovette raccontare la sua piccola avventura — e la raccontò con vivacità febbrile, arrossendo ancora come se lo sconosciuto le fosse stato davanti indovinando i quattro soldi ch’ella voleva dargli.

— Chi sarà quell’uomo? — domandò Rachele.

— Qualche affittaiuolo di Cisano — rispose il padre.

— Scommetto — interruppe la cuoca, che non aveva voluto perdere la descrizione e se ne stava