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70 | Parte seconda. |
steriose tentazioni del futuro. L’alba della giovinezza imperla le loro fronti spensierate e serene; la vita le aspetta ne’ suoi vortici frementi, l’amore le chiama.... povere colombe, che non vedranno il nido!
Oggi tossiscono un poco; domani hanno la febbre; doman l’altro la madre pazza di dolore ne comporrà le fredde mani sul loro petto di vergine.
Tremenda malattia che simile al mostro della favola divora ogni anno centinaia di fanciulle, sorda alle preghiere, ribelle alla scienza, cinica e spietata nella sua sete inestinguibile di sangue giovanile — poichè ad essa abbisognano le vittime giovani e belle, cinte di fiori come sulle are antiche.
Rachele non era bella, e nulla sotto a questo rapporto la consacra alla pietà del poeta; ma nell’ordine della natura è pure un atomo del gran tutto; è un essere — sia anche fra gli ultimi — che ha diritto alla sua porzione di esistenza, di aria, di sole, di gioia, di lagrime. Ella doveva avere il tempo per lo meno di pagare quanto aveva costato — tutte le ansie, tutte le veglie, tutti i sacrifici — doveva essere il conforto della vecchiaia di suo padre. Era tanto amata che doveva