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La famiglia Spiccorlai 41

bianchi e trasparenti conte due angioli nelle tenebre.

Quelle due donne, una tanto giovane e bella, l’altra avvizzita dagli anni e dal dolore, si somigliavano nell’anima.

Le loro fronti non erano ugualmente liscie e trasparenti, ma le linee erano ugualmente pure, e la bontà, manifestandosi in una piega particolare delle labbra, scavava nelle guancia di Editta una pozzetta, in quelle di Amarilli una lieve ruga....

Il braccio scarno della zitellona si era avanzato fino a cingere la vita flessuosa della fanciulla; i loro cuori palpitavano assieme d’affanno e di sgomento. Nessuna parlava e si capivano perfettamente.

In mezzo al triste silenzio udivasi monotono e quasi pauroso il brontolìo dei vecchio, interrotto a quando a quando dalle sue strane esclamazioni. Amarilli si alzò e chiuse l’uscio della cameretta.

Così erano proprio sole: la Rosa chi sa quando sarebbe venuta. Amarilli non ebbe il coraggio di parlarne, sembrandole di anticipare un dispiacere alla sua giovane amica.

Tornò a sedere sulla valigia, le prese le manine con impeto grazioso, e disse: