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38 | Parte prima. |
fregava come un matto le mani stecchite, e poi si lasciava andare sulla scacchiera, ridendo di un riso strano.
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— Qui?... oh mai, mai!
Editta era giunta. Bella, superba, fiera come sua madre a quindici anni, ritta sulla soglia e sdegnosa, stringendosi colle mani al seno la mantellina, quasi avesse paura che una parte di sè toccasse le orribili pareti, col volto acceso e gli occhi fiammeggianti sotto la tesa del suo cappellino, ella faceva davvero un gran contrasto con tutto quanto la circondava.
Veniva a chiedere un pane in quella casa, lei, vestita come una dama!
La Rosa non c’era fortunatamente, ma il sucido vecchio immobile sulla sua poltrona l’aveva agghiacciata di spavento, e quelle mura, quella tristezza, quella miseria le avevano strappato il primo grido involontario:
— Qui?... oh mai, mai!
— Donne... — incominciò il vecchio senza pur salutarla, ma una mano tremante venne a cercare la mano di Editta, e una pallida figura