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La famiglia Spiccorlai. | 33 |
L’amabile cattivo soggetto — oh sì; la signora Rosa confessava ch’egli era un cattivo soggetto, ma tanto amabile — era versato nella scienza difficile di allacciare certi bottoni ribelli, di appuntare ed anche di togliere uno spillo. Cattivo soggetto? — sì, sì; egli accorreva a mettere lo scialle sugli omeri robusti della cara zia, ed approfittava della circostanza per stringere le braccia fin dove arrivavano.
— Quel pazzo di Renato! — diceva la matrona tripudiando e gongolando. – Il suo ampio petto si alzava e si abbassava, davvero, come il mantice di un organo, o se più vi piace, come le onde di un mare agitato; quantunque assomigliasse più che altro alla bisaccia di un frate questuante scivolata dal di dietro sul davanti.
— Dunque, bella zia, che cosa abbiamo di nuovo? — disse Renato entrando a piedi giunti nella famigliarità di un colloquio che si ripeteva quasi ogni sera con pochissime varianti.
Ma la variante c’era quella sera; nè la signora potè contenere a lungo la bile che la divorava a proposito della nipotina. Parlò con veemenza, aprendo digressioni interminabili sul caro dei viveri, sull’avarizia del vecchio e sulla propria condizione di vittima.
Neera.- Un nido. | 3 |