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Confidenze. 171

Bruno era uscito a far compere, e Amarilli apparecchiava la tavola per lasciare tutto l’agio a Margii di custodire il suo segreto. La venuta del signor Giovanni in quell’ora insolita era una sorpresa di Bruno che lo aveva invitato a pranzo.

I due giovani si salutarono un po’ impacciati. Invece di farlo entrare in sala, Editta continuò a passeggiare verso il giardino, e Giovanni la seguì.

Tutto era secco, nudo e deserto; solo gli Eucalyptus allargavano le loro braccia verdeggianti sui sentieri fatti bianchi dal gelo. Un bel sole tuttavia splendeva sui rami lucenti dai quali i passeri saltellando scotevano le goccioline di brina.

— Che bei fiori! — disse Editta alludendo alle camelie ricevute, — essi crebbero certamente sotto l’occhio vigile di Giovanni e mi parvero doppiamente belli.

— Ne ho piacere — rispose il giovane, e si fermò aspettando che la fanciulla soggiungesse qualcos’altro...

Ma così subito ella non disse nulla; dopo qualche istante, ponendo a caso la mano in tasca:

— Ah! — esclamò — dove li ha presi questi nuovi versi di Leonardo Guerra?

Siccome Giovanni taceva, Editta alzò gli occhi e fu sorpresa dal mutamento di quel volto.